“Quando ho iniziato con Cedat85”, racconta Francesco quando lo incontriamo, “era il 2007. Facevo il tecnico informatico alla Camera dei Deputati per il servizio di trascrizioni. Alla Camera avevamo delle postazioni fisse e offrivamo il servizio di assistenza. Pendolavo fra San Vito dei Normanni e Roma”.

La vita del pendolare, dopo un po’, è diventata insostenibile: “Ero molto stanco di fare su e giù fra la Capitale e la Puglia. Non ce la facevo più. Così ho lasciato Cedat85 e sono partito per Londra. Ho vissuto lì due anni e mezzo: è stata un’esperienza bellissima che mi ha permesso di imparare molto bene l’inglese”.

L’azienda ha capito il bisogno di staccare di Francesco e, quando è rientrato in Puglia, è stato assunto nuovamente: “Ho avuto la fortuna di poter fare un’esperienza all’estero ma quando sono rientrato sono tornato a far parte di questo gruppo meraviglioso. Qui si respira aria di casa. Siamo tutti molto uniti e ci aiutiamo a vicenda. Non c’è competizione. Io mi sento veramente fortunato e credo che il merito sia di chi gestisce l’azienda. Penso che sia la dirigenza a creare un ambiente di lavoro positivo e a infonderlo a cascata in ogni livello”.

In Cedat85 Francesco fa parte di un team di tre ragazzi che si occupa dell’assistenza tecnica: “Abbiamo tantissimi clienti fra comuni, regioni e enti che acquistano i nostri prodotti. Noi gli forniamo assistenza tecnica. Se hanno delle problematiche, sia a livello hardware che software, noi siamo la squadra che risolve i problemi, anche da remoto”.