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Simone Curcio: la fisica e quel desiderio di espandersi oltre i confini.

Gennaio 31, 2022

Simone è un fisico e quando lo abbiamo incontrato ha raccontato della sua formazione fra Italia e Germania: “All’università mi sono occupato di fisica delle particelle e delle alte energie. Collaboravo con il CERN di Ginevra e lavoravo con i dati che arrivavano dall’acceleratore. Ricevevo dati digitali (numeri, bit, energie, velocità): dovevo processarli e analizzarli. Ho fatto un dottorato a Friburgo, sempre collaborando con il CERN di Ginevra. In quel periodo ho affinato le mie capacità di programmazione perché l’analisi dei dati che ricevevo aveva bisogno di essere processata attraverso la programmazione. Dopo il dottorato ho capito che la mia strada non era quella della fisica. Ho lasciato sia la fisica e ho lasciato la Germania: è stato un grande cambiamento”. 

È quello il momento in cui la Simone è entrato in Cedat85: “Sono tornato a Roma, la mia città. Ho deciso di lavorare in Cedat85: prima programmavo per processare dati delle particelle e adesso programmo per progettare, implementare o mantenere dei software nel campo della trascrizione del linguaggio”.

Gli chiediamo cosa gli piaccia di più del suo lavoro e Simone ci risponde con entusiasmo: “I colleghi! Quando ho lasciato il dipartimento di fisica avevo paura che non mi sarei trovato bene con i colleghi. All’Università eravamo tutti coetanei e tutti fisici, in qualche modo era un ambiente protetto. In azienda sapevo che avrei conosciuto anche persone molto diverse da me. Invece mi sono trovato benissimo fin da subito, sia con i colleghi che con la dirigenza. Devo dire che sono veramente felice di condividere il mio quotidiano e le sfide professionali con loro: sono speciali. Se parliamo strettamente di lavoro invece direi che mi piace molto sviluppare software e implementarne le funzioni. Quando un cliente ha la necessità che il software faccia qualcosa che ancora non sa fare devo studiare, ragionare e poi proporre una soluzione. È come ricominciare da zero ogni volta e questa è una sfida sempre emozionante”.

Simone, da bravo fisico, parla di Cedat85 come di una galassia in espansione: “Io non so di preciso dove sarà Cedat85 fra qualche anno, quello che posso dire è che la vedo in espansione. Nei tre anni che ho passato qui ho notato il desiderio di crescita in tutte le componenti dell’azienda. Siamo tutti pronti a imparare cose nuove e a misurarci con sfide sempre maggiori. Vorrei proprio che Cedat85 continuasse a conquistare i mercati internazionali e che si aprisse a tutti i paesi del mondo, ma so che lo stiamo facendo ed è il motivo per cui io vengo a lavorare felice”.

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